SOPHID INSIDER EXCURSIONS

Un isola autentica e incontaminata sotto ogni aspetto

Karpathos è uno dei segreti meglio custoditi della Grecia. Un gioiello remoto nel Mar Egeo sud-orientale, l’isola è la seconda più grande del gruppo del Dodecaneso.

Con montagne maestose e 160 chilometri di costa, l’isola vanta uno splendido ambiente naturale con alcune delle più belle spiagge dell’Egeo.

Un mondo di tradizioni prende vita in colorate feste locali, affascinanti villaggi di pescatori e lo spirito della città portuale: tutto in pochi kilometri di distanza.

Nel nord dell’isola, la magia collinare di Olympos, noto come il villaggio più tradizionale della Grecia, è un museo popolare vivente dove gli isolani indossano ancora costumi locali e mantengono una lingua tradizionale

UNA GRECIA DIVERSA

quella che trovai nell’anno 2000 quando arrivai su quest’isola

KARPATHOS….una Roccia lunga poco più di 49km e larga 11km, sperduta nell’estremo meridione del Dodecanneso nel mare dell’Egeo, servita da voli diretti durante la stagione estiva da paesi europei ed Israele; e altrettanto facilmente raggiungibile con voli di linea facendo scalo ad Atene.
Per i più temerari, vi è anche la soluzione della nave…19 ore di navigazione dal Porto del Pireo.

All’arrivo la prima cosa che risulta evidente, è che l’Isola è molto ventosa, questo ha favorito, in particolare nell’area sud, in prossimità dell’aeroporto, il sorgere di realtà come piccoli hotel e taverne frequentate prevalentemente da “comunità di surfisti”, che qui hanno trovato il loro habitat ideale per soddisfare la loro passione. Tra le varie strutture nell’area di CHICKEN BAY, vi sono anche delle scuole di surf, che si affacciano su una spiaggia misto erba e sabbia che ci porta ad un mare azzurro caraibico”

Proseguendo verso Nord la strada attraversa l’area di AFIARTI dove si trova l’area per i surfisti più esperti e le relative infrastrutture. Qui negli anni si sono svolti i Campionati del Mondo di Windsurf.”

Lasciandoci alle spalle Afiarti, la strada inizia a salire e a est si può scorgere la prima magnifica spiaggia di DAMATRIA , qualcosa che toglie il fiato, i colori del mare vanno dal blu al verde, la spiaggia di sassi finissimi si distende a semicerchio per circa 1 km.
Salendo , la vista si apre , e la bellezza spettacolare di questa Roccia, si svela lentamente ai nostri occhi, una serie di spiagge che vanno dalla sabbia finissima POSEIDON, ai sassi HRISTOU PIGADI, sino alla roccia più verso Nord a FOKIA, con un mare dai colori che vanno dall’azzurro cielo al cristallo sino al verde smeraldo….e quello che stupisce e che non si vede, in tanta bellezza, una spropositata presenza di turisti, tutto è molto omogeneo ed armonico, una prima sensazione profonda inizia a dirci che siamo in un posto SPECIALE.

Il primo Paese, che conti più di cinque case, si incontra a circa 8km dall’aeroporto: AMOOPI , si trova , ben segnalato , ad un bivio a destra dove la strada scende nuovamente verso la costa ed il mare.
Prendendo per Amopi, si scende dopo circa 1km sulla destra si incontra un primo bivio per FOKIA, dove vi è una spiaggia attrezzata , di sassi ed un mare verde molto profondo e pescoso.

AMOOPI si trova al termine della strada asfaltata ed è composta prevalentemente da Hotel e Ristoranti che guardano sulla Baia Omonima che ci presenta una spiaggia di sabbia finissima ed un mare trasparente e luccicante come uno specchio, una meraviglia in cui perdere lo sguardo.
La Baia che segue a poche centinaia di metri PICCOLA AMOPI è il “bonsai” di quella che ci lasciamo alle spalle, ricorda certe realtà della Sardegna.

Dalla spiaggia di PICCOLA AMOPI , guardando la collina che sovrasta la BAIA si può scorgere SOPHID WELLNESS SUITES più a Nord in fondo alla Baia, la piccola Little Italy locale non poteva mancare nemmeno qui, un agglomerato di case bianche in prossimità della spiaggia di POLI POTAMI.

La strada principale prosegue per altri 6km circa verso DOWNTOWN PIGADIA, la “capitale” dell’Isola; un paesone di case multicolori, lo stile è molto arabeggiante, ma tra questi “cubi” si scorgono qua e là i segni di una presenza italiana antica, SCARPANTO infatti è stata Italiana dal 1912 sino al 1944; non è raro incontrare segni di una architettura tipica dell’epoca, che si differenzia molto da quella tipicamente greca che sta nell’immaginario collettivo : “bianco e blu” (tipico delle Cicladi),infatti, “noi” costruivamo i tetti con tegole rosse e case color crema con finestre verdi. La modernizzazione ha portato alla distruzione della maggior parte di questi piccoli gioielli.
Entrando a PIGADIA si nota subito una urbanizzazione stradale alla newyorkese, sensi unici alternati e edifici a blocchi.
Il traffico mi riporta alla mente le strade di Calcutta : caotico, rumoroso e puzzolente; ma comunque affascinante questo mondo nel mondo!!
Inoltrandomi a piedi nel Paese, vedo parecchi negozietti poco omogenei e molto disordine, ma tutto questo “caos” ha un suo fascino, fa molto folclore locale, noto la prima caratteristica di questi “greci karpathiani”, buttare tutto in sorriso alla fine tutto deve essere “OLLA KALA”!! Una strana ma piacevole sensazione!

Percorrendo la strada asfaltata che lascia PIGADIA e prosegue sulla costa est verso nord in direzione di APERI, siamo accompagnati da una lunga spiaggia che si butta in un mare azzurro e luminoso, viene voglia di fermarsi ed immergersi in tanta lucente bellezza.
La lunga spiaggia termina e si scorge a chiudere questo promontorio, sulla destra, la Centrale Elettrica dell’Isola, proseguendo sulla sinistra secondo distributore di carburante dell’Isola, e a un centinaio di metri il terzo ed ULTIMO (capirò poi quanto importante sia ricordarsi che è anche l’ultimo prima del lungo viaggio verso lo sperduto NORD), alle cui spalle c’è il Mitico Garage di GATTULLO, merita leggere la sua storia!!!
La strada inizia a salire e di fronte a me inizio a vedere la collina dove sorge APERI , mentre salgo tenendo un occhio sulla strada, non posso mancare, con l’altro, di fissare questo insieme di numerose case dai colori uniformi ed ordinati, ho una strana sensazione di familiarità. Proseguo raggiungendo questo Paese che è tagliato da una strada che diventando sempre più stretta lo attraversa per intero. Tutto è molto armonico ed ordinato, quasi inusuale per quello che ho visto sino a d’ora. Con il tempo verrò a sapere che APERI è considerata un moderno ghetto ebraico, e non si sprecano gli aneddoti circa le fortune economiche degli abitanti di questo villaggio.
Spalle al JEWISH GHETTO, mi trovo dinnanzi al primo bivio che taglia l’Isola, a est APELLA, a ovest VOLADA, opto per EST, e salgo ancora con la strada verso le prime due SPIAGGIE CARTOLINA dell’Isola, KYRA PANAGIA, quella che sui cataloghi è famosa per la chiesetta dal tetto rosso che la sovrasta, ma anche per la spiaggia di sassolini finissimi e il mare colore blu cielo; ACHATA, più ombrosa, sabbia più scura e mare profondo e colore verde smeraldo, due tappe da segnare sulla mappa: bandierina rossa.

Il Nord attende, la strada sale ancora tagliando la costa della ROCCIA, passo attraverso PERA MERTONAS dove è presente una sorgente di acqua dolce, e dopo circa 6km eccomi a ….KARPATHOS, no….scusate: APELLA, la mondana, famosa , gettonata, e iper-pubblicizzata spiaggia che spesso viene identificata con l’Isola stessa!! Diciamo una FORTE DEI MARMI SULLA ROCCIA!!
La spiaggia è incantevole e non manca mai la foto souvenir dalla strada che la sovrasta.
Capirò, proseguendo nel mio viaggio, che APELLA è l’ultimo baluardo di turismo tradizionale e da catalogo che troverò nel mio percorso.
Infatti, la strada si fa sempre più stretta ed ostile, alle origini senza asfalto, arrivato una decina di anni fa senza non poche ostilità, e senza paracarri. Un percorso da rally selvaggio, pericoloso a tratti ma molto “vero”, come quello che troverò seguendo il mio ritorno alle origini della Roccia!
A SPOA , paese addormentato sulla costa a nord est, noto per la particolarità delle sue pietre utilizzate per le case del SOPHID WELLNESS SUITES, trovo il bivio per OLIMPO, ancora poco più di 15km, la strada diventa sempre più “particolare” diciamo; le spiagge che si scorgono da lontano sono di sabbia nera vulcanica ed il mare è uno specchio scuro e misterioso.
Sento il bisogno inspiegabile all’origine, di andare più veloce, la strada non lo permette, ma sento che devo ancora scoprire l’Olimpo di questa Roccia affascinante e sorprendente.
Ecco che dopo una interminabile serie di tornanti, tra due piccole colline, si svela a me OLIMPO, appoggiato alla montagna vedo questo incredibile spettacolo, un VILLAGGIO che , sfidando la montagna, si arrampica ed espande protetto al suo perimetro da una serie di mulini a vento.

Qualcosa mi scuote e mi dice che la GRECIA è così: case bianche e mulini a vento, ma OLIMPO, mentre mi avvicino da lontano, mi dice qualcosa di diverso.
Non si può descrivere OLIMPO quando la vidi nel mio primo viaggio, si può solo dire che si deve visitare ….lo so è riduttivo, quasi banale, ma se devo descrivere OLIMPO posso farlo solo di getto dicendo parole come : MACAROUNAS, MULINI A VENTO, ASINELLI, MANGIO ALLA POSTA, COLORI/PIZZI E STIVALI.
Nel corso di questi tanti anni, scoprendo quello che circonda Olimpo, ho l’immagine di un Cuore pulsante che attraverso piccole vene districate e tortuose porta a delle sue derivazioni periferiche che vivono di tradizione, pura bellezza, spiritualità ed antichi ricordi. Penso a DIAFANI, AVLONA, VROUKOUNDA, TRISTOMO, luoghi che sono legati ad Olimpo non solo geograficamente.
Frastornato da tanta inaspettata bellezza, e sorpreso da questo mondo antico appena scoperto, rientro verso la civiltà, e al secondo bivio anziché passare da est proseguo alla scoperta del VENTOSO WEST, subito salta all’occhio una Natura diversa, boschi, pinete e montagne molto alte caratterizzano lo spettacolo che mi si presenta.
Il primo paese che incontro è MESOCHORI, una terrazza che si affaccia su un mare perennemente mosso dal vento. Ho imparato ad ascoltare e farmi i fatti miei quando si parla di Mesochori, a Corleone non si parla, sente e vede sulla!
Non è “COSA NOSTRA”, e allora si inizia a scendere sulla costa ovest, e vento in faccia, ecco una popolare cartolina di Karpathos: LEFKOS, la spiaggia ricorda qualche famigliare paesaggio salentino.

Ma non si mangia mai? Oggi mi tratto bene e vado in un ristorante recensito, si dice, anche dal Wall Street Journal: UNDER THE TREES, a pochi km da Lefkos, la storia del suo cibo….e non solo, è Universale.
A stomaco pieno ( eufemismo in difetto!), si prosegue e dopo aver lasciato la meravigliosa spiaggia di ADIA alle nostre spalle, nuovo bivio: sui monti alla nostra sinistra una montagna avvolta dalle nuvole mi tenta, verso PILES, paese curioso che sovrasta la baia, i migliori tramonti me li ha regalati questo villaggio dalla gente curiosa e bizzarra. A pochi chilometri OTHOS, VOLADA e la possibilità di scoprire un luogo magico ed inesplorato KALI LIMNI e il suo IMPERATORE.
Il mare chiama, mi precipito nuovamente verso la costa ovest, il paesaggio muta velocemente, ricorda certi angoli della Nuova Zelanda, strade sterminate , prati ai nostri lati, ed un mare con onde atlantiche mosse dal Meltemi.
Piccoli stavli semidistrutti spaccano l’orizzonte, uno dei più affascinanti SIKELAO, negli anni sarà motivo di bizzarri aneddoti.
Portofino non lo sa, quindi il paragone con FINIKI può reggere! Un piccolo paesino di pescatori che originariamente esprimeva sana tradizione, purtroppo negli anni la mondanità lo ha modificato; ma un piccolo angolo per noi anziani dell’isola è rimasto DELPHINI RESTAURANT a FINIKI, buon amico, pescatore e cuoco!!
Seconda per dimensioni ARKASA è l’ultima cittadina che incontro nel mio tour, caratterizzata da un insieme di case dai colori più diversi, e centro di una vita notturna “interessante” e variegata allo STEMA BAR.

La mia ultima parte del viaggio, mi fa attraversare la strada sterrata che porta da Arkasa verso l’Aeroporto , il paesaggio mi fa immaginare dei motociclisti nel deserto del NEVADA, alquanto curioso ed inusuale…in Grecia.

Le tre ultime perle, Karpathos, questa generosa terra di natura, profumi e sapori, me le tiene per la fine : AGRILOPOTAMO,DIAKOFTIS e MENETES due spiagge che ci portano nuovamente al turismo nella sua essenza più vera, ed un paese che per me ha un posto speciale nella sezione ricordi.

Ora possiamo tornare a casa da SOPHID, e stiamo insieme in questo mondo di mondi, felici attraverso il mare.

Vi preghiamo di contattarci per ulteriori informazioni

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